

Una affermazione collettiva
Fatichiamo a sintetizzare il carico emozionale che le 100 ore di campagna hanno prodotto. La soddisfazione di vedere in azione un congegno virtuoso fatto di coscienze e di braccia mosse all’unisono dal senso di Umanità. La canalizzazione di una urgenza. La consapevolezza che basta suonare la giusta nota di apertura per intonare una sinfonia. La conferma che non è più possibile soffocare il grido di dolore.
Ognun* deve ringraziare se stess*, perché quello che è appena avvenuto è merito di ogni singola persona che ha impegnato energie e sentimenti in questa impresa. È quanto di meglio potessimo augurarci, a livello di partecipazione e compenetrazione.
Perché in queste settimane di lavoro insieme non c’è chi ha “aderito” alla campagna, ma chi ha partecipato attivamente per darle forma e sostanza. Abbiamo dato corpo a un distillato di intelligenza collettiva coordinata. Una meraviglia.
Ora ci aspetta il delicato compito di assegnare il giusto valore a questo evento. Dobbiamo ritrovarci e rilanciare per non lasciare inascoltate le richieste di aiuto che ci arrivano dalla Palestina. Ma anche per non disperdere la potenza che questa rete informale è stata capace di esprimere.
Dal punto di vista tecnico, sono ancora in corso iniziative e la notevole mole di donazioni deve essere sintetizzata in un resoconto accurato. Per stilare un bilancio effettivo degli introiti serviranno un paio di settimane.
Come l’amore per la Palestina, anche il sostegno alla sua popolazione non deve finire mai.
Dona e diffondi il crowdfunding a sostegno dei progetti connessi alla campagna 100×100.
Dalle 20 di mercoledì 9 Aprile alle 24 di domenica 13 aprile 2025
APPELLO
100x100GAZA è un’iniziativa straordinaria di solidarietà nata per rispondere in modo concreto e collettivo alla catastrofe umanitaria che da oltre un anno e mezzo devasta la popolazione di Gaza.
Di fronte alla distruzione e alla sofferenza, crediamo che la solidarietà attiva sia non solo un dovere morale, ma anche un atto di resistenza. L’obiettivo è raccogliere 100.000 euro attraverso 100 iniziative in 100 ore consecutive, dal 9 aprile alle 20:00 alla mezzanotte del 13 aprile 2025.
Mettersi in ascolto e riedificare insieme il futuro di Gaza
La tregua traballante è durata meno di due mesi, prima che i bombardamenti israeliani su Gaza ricominciassero. L’entità sionista—rinfrancata dall’erratica presidenza Trump—riprende con la medesima ferocia il progetto di genocidio “palese” che da Ottobre 2023 grava sui palestinesi della striscia. In Cisgiordania tutto come prima: la pressione dell’occupazione e le sguaiate scorribande dei coloni non si sono mai interrotte. Questo nuovo sviluppo non ci sorprende. Abbiamo imparato a leggere la postura criminale di Netanyahu e la sua banda: un’accolita di fascisti impenitenti, assetati di sangue e territorio palestinese. Sappiamo che continueranno impunemente nel loro progetto di genocidio. Sta a noi fare ogni sforzo per mandare a monte il loro piano, restando come sempre in ascolto delle sorelle e dei fratelli di Gaza, adattando il nostro contributo alle necessità che ci segnalano quotidianamente. In questo nuovo scenario, sebbene il nostro obiettivo resta “riedificare insieme il futuro di Gaza”, siamo costrette a mantenere attiva l’emergenza, per arginare l’impatto devastante che la rinnovata aggressione in corso sta avendo sulla striscia di Gaza e nei territori occupati.
La campagna 100x100GAZA orienterà la sua azione con la dovuta flessibilità, calibrando responsabilmente le priorità di intervento in relazione al dispiegarsi degli eventi. Manterremo queste pagine aggiornate per condividere le informazioni che ci arrivano dal territorio, animat* da quell’amore che non finirà mai.
A Gaza è attivo da oltre un decennio il Centro italiano di scambio culturale Vik. Un luogo aperto a tutte e a tutti che ha permesso a centinaia di giovani e giovanissim* di trovare lo spazio per sperimentare e orientarsi durante la fase della crescita. Un posto libero e aperto alle contaminazioni, dove poter decidere in autonomia il proprio destino, senza imposizioni dall’alto. Attualmente, lo spazio fisico che a Gaza City ospita il Centro italiano di scambio culturale Vik è inagibile. Nella migliore delle ipotesi servirà un importante investimento per renderlo funzionante, sebbene il palazzo che lo ospita sia miracolosamente rimasto in piedi. È una mancanza che si fa sentire. Le donne e gli uomini con cui collaboriamo a Gaza, infatti, ci dicono che è urgente allestire uno spazio comune nel quale ricominciare. Un punto d’incontro vero e proprio, dove far convergere e mettere in risonanza le varie attività che le cooperanti e i cooperanti di ACS, anche grazie alla raccolta di donazioni SOS GAZA ed EMERGENZA GAZA, hanno faticosamente portato avanti in questi mesi terribili. La situazione sul campo resta grave e suscettibile di cambiamenti radicali e improvvisi, ma bisogna andare avanti. La richiesta delle nostre sorelle e dei nostri fratelli palestinesi non è solo da prendere in considerazione, ma da sostenere con tutte le nostre forze.
Con l’appello 100x100GAZA intendiamo raccogliere i fondi necessari a sostenere la gente di Gaza nella riedificazione sociale e materiale della propria comunità. Il nostro obiettivo, anche grazie alle iniziative che verranno messe in campo, è quello di riattivare il Centro italiano di scambio culturale Vik, mantenendo comunque attivi i progetti emergenziali in corso. Sarà un percorso “in progress”, durante il quale orienteremo le scelte in funzione delle richieste che arrivano da Gaza, adattando l’intervento alle condizioni sul terreno. Non sappiamo quale sarà il futuro di Gaza, ma siamo convint* che la motivazione è il primo mattone della ricostruzione: la scintilla che rimette in moto la speranza.
Invitiamo tutte e tutti a lavorare con noi affinché la popolazione di Gaza non solo possa continuare a resistere, ma riesca ad ottenere gli strumenti sociali e materiali per riedificare autonomamente il proprio avvenire
Coltiviamo insieme la solidarietà

Cosa è 100x100GAZA ?
100x100GAZA è un’iniziativa straordinaria di solidarietà nata per dare continuità alle campagne popolari SOS GAZA ed EMERGENZA GAZA.
L’obiettivo è raccogliere 100.000 euro attraverso 100 iniziative in sole 100 ore.
Questo appello alla mobilitazione collettiva vuole porre nuovamente sotto i riflettori della società civile la gravità della crisi in corso e offrire un aiuto concreto a chi ne ha bisogno, opponendosi fermamente alla sistematica violenza delle forze di occupazione israeliane.
Il Significato del Numero 100?
- 100 ore: Una corsa contro il tempo per attivare il maggior numero di persone.
- 100 iniziative: Eventi di solidarietà diffusa che si svolgeranno in contemporanea.
- 100.000 euro: L’obiettivo finale per dare un sostegno reale e tangibile alla popolazione di Gaza.
- 100×100: Simboleggia un impegno totale, senza compromessi, verso la causa palestinese.
Donazioni
Per sostenere 💯 x 💯 Gaza al termine delle iniziative e/o con donazione singola:
è possibile fare donazione/erogazione liberale a:
ACS Ong – Onlus
Via Boccioni 30a, Padova
C.F. 92055780289
PEC: acs@pec.acs-italia.it
sul conto Banca Popolare Etica:
IBAN: IT49I0501812101000011000072
Bic/Swift: ETICIT22XXX
Con causale: Erogazione liberale 100x100Gaza + IL RIFERIMENTO DELLA VOSTRA INIZIATIVA.
in caso di possibilità/necessità di detrarre contributi, servono:
- la contabile del bonifico
- la prova della registrazione di ACS come ONLUS
( C.F.92055780289 A.C.S. – ASSOCIAZIONE DI COOPERAZIONE E SOLIDARIETA’ ONG ) alla pagina dell’agenzia delle entrate:
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/Schede/Istanze/Iscrizione+allanagrafe+Onlus/Nuovo+Elenco+Onlus
CAMPAGNE
SOS GAZA

Per supportare Gaza e i suoi abitanti, vittime di 76 anni di occupazione, Gaza Freestyle, Mutuo Soccorso Milano, Centro Vik-Vittorio Arrigoni, Acs- Associazione di Cooperazione e Solidarietà, Dis- Donne in Strada e Corte delle Madri hanno deciso di lanciare, a partire dal 14 ottobre 2023, la campagna di crowdfunding SOS GAZA.
Con le donazioni abbiamo iniziato ad acquistare beni di prima necessità fondamentali, come cibo, articoli igienico-sanitari, materassi, alimenti in scatola e per bambini. Nel corso dei mesi la campagna si è articolata con progetti proposti ed implementati dai nostri collaboratori a Gaza.
Normalmente, la raccolta di beni e le altre operazioni logistiche avrebbero avuto come base il Centro Italiano di Scambi Culturali – VIK a Gaza City, ma a seguito dei bombardamenti, purtroppo, la sede fisica non è più agibile.
Inoltre, in collaborazione con una rete di associazioni locali e internazionali, ci siamo mossi per inviare diversi container di materiale umanitario a Gaza, concentrandoci sui beni di prima necessità e di igiene intima di donne e ragazze.
EMERGENZA GAZA

Emergenza Gaza è una rete italo-gazawi di solidarietà al popolo palestinese che si occupa di portare avanti progetti di supporto umanitario all’interno della Striscia di Gaza, grazie alla collaborazione tra diverse realtà e associazioni italiane e collaborator* gazawi sul territorio. Le attività nella Striscia di Gaza si sono distinte in due modalità di lavoro portate avanti parallelamente.
La prima sono gli interventi, ossia azioni definite e autoconclusive finalizzate all’immediato tamponamento della crisi umanitaria in corso e ripetute ciclicamente al fine di garantire un sostegno regolare alla popolazione; si tratta in particolare di distribuzioni di pasti caldi e acqua potabile, principalmente nelle zone settentrionali della Striscia, più duramente colpite e difficilmente raggiunte da altri progetti di supporto.
La seconda modalità di lavoro è invece composta dai progetti: legati ad uno specifico contesto d’azione, Madrasa (trad. Scuola) e Saha (trad. salute), sono collaborazioni più ampie all’interno delle quali rientrano diverse attività fisse, collocate in differenti aree di Gaza e radicate nel territorio, finalizzate alla realizzazione di un supporto duraturo, strutturato e stabile che possa essere un punto di riferimento e uno spazio di collaborazione e condivisione con la popolazione locale.
PROMOTORI
ACS

ACS – Associazione di Cooperazione e Solidarietà è una ONG laica e senza scopo di lucro. Da oltre 20 anni operiamo nelle zone critiche del Sud del Mondo con progetti di emergenza e di sviluppo sostenibile. Lavoriamo in rete in un’ottica di cooperazione partecipata, affiancando e dando supporto a comunità e istituzioni locali. La filosofia sottesa alla nostra azione rifiuta l’approccio dell’aiuto occidentale esportato, per perseguire un obiettivo di sviluppo sinergico che mira alla progressiva indipendenza delle realtà locali.
Tra i diversi progetti promossi va ricordato GREEN HOPES GAZA, un progetto di riqualificazione sociale ed ambientale nelle aree nord della Striscia sommerse dai rifiuti.
Il progetto, che prevedeva la bonifica di un area di ca. 12.000mq riqualificandola in area ricreativa e verde a disposizione della comunità di Beit Lahia, Beit Hanoun e Jabalya. Il progetto si è interrotto il 7 ottobre 2023.
Oltre al sostegno alle campagne SOS GAZA ed EMERGENZA GAZA, l’associazione veneta si è impegnata in diversi progetti con beneficiari tra i più diversi.
Tra questi merita una menzione particolare Gaza Sunbirds, la squadra di paraciclisti che porta aiuti alla popolazione di Gaza. Il gruppo fondato nel 2020 da Alaa al Dali, atleta professionista che ha perso una gamba per via dei cecchini israeliani, si stava preparando per i Giochi di Parigi 2024.
Dal 7 ottobre scorso ha cominciato invece a raccogliere beni per i civili della Striscia stremati dai bombardamenti.
GAZA FREESTYLE

Gaza Freestyle Festival nasce nel 2014 con il nome Festival delle Culture.
Diventa nel 2017 Gaza Freestyle Festival , ciò che conoscete oggi, cioè una collettività di persone che si divide in cinque sottogruppi: il gruppo skate, il gruppo donne, il gruppo musica, il gruppo media e il gruppo writing.
Nonostante gli ostacoli causati dall’occupazione siamo riusciti ad entrare nella Striscia di Gaza diverse volte a partire dal 2018.
La risposta che abbiamo ricevuto dai gazawi è stata molto calorosa, accogliente e produttiva.
Assieme a loro abbiamo completato il primo skatepark della Striscia a Gaza City; abbiamo lavorato con decine di associazioni di supporto alle donne organizzando workshop e laboratori sull’educazione sessuale, educazione all’affettività e di dibattito politico; abbiamo registrato due tracce hip-hop italopalestinesi con videoclip e abbiamo portato avanti collaborazioni accademiche; abbiamo ridipinto le case distrutte, i carceri e i luoghi abbandonati per dare colore alla sofferenza e abbiamo documentato tutte le nostre attività con video, foto e articoli.
Il nostro gruppo è composto da ragazze e ragazzi tra i 18 e i 35 anni, siamo lavoratori e lavoratrici, studenti e studentesse, militanti internazionalisti, attivisti per il diritto dei popoli ad autodeterminarsi.
PROGETTO REC

Il Progetto REC – Ricerca e Cultura in Palestina nasce come progetto di solidarietà con il popolo palestinese.
La scelta di intervenire in Palestina, e in particolare nella Striscia di Gaza, trova fondamento nel riconoscere in quella terra la limitazione all’autodeterminazione di un popolo oppresso da un’occupazione sempre più violenta ed estesa e il concretizzarsi di una mentalità, tutta occidentale, che ritiene di poter decidere a tavolino della vita di intere popolazioni.
Siamo interessatə a diffondere in Italia la realtà della Palestina attraverso la voce di chi la vive, uscendo dalla narrazione mainstream che la descrive solamente come un territorio martoriato e senza speranze.
Le attività che promuoviamo sono basate sullo scambio culturale e l’elaborazione condivisa, tramite attività artistiche, culturali e il contatto diretto con la popolazione per costruire momenti di ascolto, crescita e intervento collettivo.
Nel 2022, in collaborazione con ACS e il Centro Italiano di Scambi Culturali – VIK di Gaza, abbiamo realizzato un progetto di ricerca socio-politica sul tema del Ritorno e un progetto di teatro che ha visto un gruppo di studentə di Gaza City elaborare, scrivere e mettere in scena lo spettacolo All That’s Left to Me.
Il nostro obiettivo era quello di portare la compagnia teatrale oltre il muro di Gaza e organizzare nel 2023 un tour italiano dello spettacolo, ma l’aggressione iniziata dopo il 7 ottobre ha portato all’attivazione, insieme ad APS Lupo Rosso, APS Scighera, Associazione Culturale Liguria Palestina, AssoPace Palestina, CS CasaLoca, CSA Baraonda, Collettivo Kasciavìt, LSOA Buridda e Ya Basta!Milano, della campagna umanitaria Emergenza Gaza.
RENDICONTO
SOS GAZA ed EMERGENZA GAZA non hanno trovato in questo anno e mezzo nessun finanziamento da enti pubblici o bandi di privati.
Non vi sono i requisiti e solo pochissime organizzazioni accettano di lavorare o finanziare progetti nella Striscia.
Troppo difficile rendicontare, troppi rischi e burocrazia impossibile, manca ogni servizio, ed anche i coordinamenti minimi dell’emergenza che solitamente sono presenti durante le ”guerre normali”.
Si è cercato di andare avanti sulle proprie gambe, autofinanziandosi grazie al contributo di tantissimi, ascoltando le richieste che arrivano dai compagni e compagne e tentando di fare il nostro meglio.
Ecco i numeri in breve:
PROGETTUALITA’ | FONDI RACCOLTI |
---|---|
SOS GAZA | 240.000 € |
SUNBIRD ACS | 144.000 € |
EMERGENZA GAZA | 121.000 € |
WOMEN | 25.000 € |
GAZAWEB | 19.000 € |
ALTRO | 37.000 € |
fonti: ACS ONG – SOS GAZA – EMERGENZA GAZA
CONTATTI
email: support@100x100gaza.it